Boom di chiusura attività nell’era post covid, come recuperare i crediti tramite un’avvocato

L’economia in ginocchio

Noi tutti portiamo dentro un grande segno inciso dal particolare momento storico che stiamo attraversando, abbiamo visto la nostra vita cambiare da un giorno all’altro e abbiamo saputo cooperare per far fronte ad un nemico comune ma, se da un lato il Covid ci ha marchiato interiormente, dall’altro ha messo in ginocchio l’economia globale colpendo in particolare alcuni settori piuttosto che altri immettendo così un cambiamento radicale.Per far capire l’impatto che questa malattia ha avuto sul nostro portafoglio basti vedere che Il debito globale nel 2020 ha avuto un incremento di 24 trilioni di dollari( circa 20 trilioni di euro) per arrivare ad un complessivo di 281 trilioni di dollari( circa 250 trilioni di euro) corrispondenti al 355% del Pil mondialBoom di chiusura delle attività.

Numerose attività hanno risentito della pandemia, basti pensare che nel 2020 i dati Istat indicavano che il 7,2% delle imprese, corrispondenti ad un numero di circa 72mila imprese, sono state costrette alla chiusura. A risentire maggiormente dei colpi inflitti dalla pandemia sono state le imprese che avevano già fondamenta in un terreno fragile, come le piccole e piccolissime imprese del sud, è stato riportato che esse rappresentano circa l’85% delle attività produttive chiuse.

Come uscirne?

Se fai parte della fetta di popolazione a cui il Covid ha inflitto un duro colpo anche dal punto di vista economico vorrai sicuramente capire se esiste un modo per far valere i tuoi diritti facendo fronte ad un ingiustizia mandata dal cielo. In questo caso la scelta migliore è riferirsi ad un avvocato, in particolare ad un avvocato esperto nel recupero dei crediti. Questa figura professionale, come facilmente intuibile dal nome, si occupa di intervenire quando si vantano dei crediti verso terzi che non si riesce a recuperare. I recupero crediti devono essere una procedura mediante cui il creditore può ottenere il pagamento dovuto da parte delle terze parti interessate.

Altri metodi preventivi

-ottimizzare la procedura interna di credit
-favorire al massimo le soluzioni stragiudiziali di recupero del credito
-effettuare un analisi preventiva di solvibilità per il creditore
-esperire un tentativo di mediazione con il creditore.

Percorso legale da seguire

Prima di agire per via legale è sicuramente meglio valutare rischi e benefici di avviare un attività di recupero crediti, infatti il rischio che si corre attraversando il percorso legale è quello di affossare il proprio credito in lente azioni giudiziarie. Detto questo l’iter legale per la pratica di recupero crediti può variare situazione per situazione ma generalmente segue i seguenti punti:

-ricorso per la formulazione del decreto ingiuntivo in seguito a crediti insoluti
formulazione del decreto da parte del Giudice in questione e notifica al debitore. -Tale decreto potrà diventare esecutivo solo in seguito all’inadempimento della somma (oppure nel caso in cui la domanda di opposizione venga rigettata)
-viene chiesta la formula esecutiva, in cui si richiede il documento necessario per notificare il precetto e l’atto di esecuzione al debitore.
-entra in gioco il pignoramento.

Le fasi appena descritte sono solamente un sunto di quello che poi potrà essere l’atto legale vero e proprio, esso infatti, come detto in precedenza, può cambiare da caso a caso ed è generalmente tirato in causa per debiti con un importo di una certa importanza. In ogni caso è estremamente consigliato affiancarsi ad una figura professionale ed è essenziale la collaborazione fra entrambe le parti che hanno seguito il caso. Aspetto molto importante è anche quello riguardante le tempistiche, infatti, è molto meglio avviare le procedure entro 6 mesi dalla scadenza del termine prefissato, e non superare i 18 mesi di anzianità.

Vere e proprie società per recuperare crediti

Spesso nelle grandi aziende, dove i debitori sono molti, ci si rivolge a delle agenzie chiamate società di recupero crediti, che hanno appunto il compito di riscuotere un debito non pagato da una terza persona, sempre rispettando la legge e senza eccedere.
Come operano?
Le società sono specializzate nella gestione di molti debitori, andiamo a vedere come esse operano. La legge italiana offre 4 modi per intimare al debitore di attuare il pagamento di somme necessario al risanamento del debito:
nel primo caso, la messa in mora, è l’intimazione solitamente attraverso lettera a pagare il debito, chiaramente l’atto di messa in mora deve essere inviato direttamente dal creditore o da un suo rappresentante (avvocato) attraverso un’azione legale.
il decreto, una volta divenuto definitivo per mancato pagamento nei 40 giorni diventa un titolo esecutivo, autorizzando così il creditore a pignorare i beni del debitore. L’atto di precetto consiste in un’ultima chiamata, ovvero il debitore, dopo aver ricevuto diversi avvisi sia stragiudiziali che giudiziali, è obbligato ad adempiere al risanamento del debito, in caso di mancato adempimento si procederà ad esecuzione forzata nei confronti del debitore. Infine si procede all’ultima azione di recupero crediti, il pignoramento mobiliare o immobiliare che consiste nel sequestro di beni al fine di ripagare il debito.