CCNL Commercio 2017: retribuzione, livelli e ferie

ccnl commercio

E’ stato firmato l’accordo che ha portato al rinnovo del Contratto nazionale del Commercio, e questo ha portato a modificare alcune delle regole che si riferiscono alla retribuzione, ai livelli e anche all’assegnazione delle ferie.

In particolare, le novità che sono state applicate al contratto collettivo nazionale per il commercio hanno visto l’acquisizione di alcune delle disposizioni del tanto chiacchierato Jobs Act, con variazioni, quindi che hanno riguardato diversi settori: dalla distribuzione, al terziario, passando per il Turismo e i pubblici esercizi.

Sono state apportate modifiche che hanno riguardato, quindi, molti aspetti importanti legati al lavoro nel settore commerciale, a partire dal salario. 

Retribuzione, ferie e livelli: le modifiche apportate

Il Ccnl per il Commercio che è stato rinnovato per il biennio 2017-2019 è di tipo intersettoriale, ed è per questo che ha consentito di prendere in considerazione tanti settori differenti, dal turismo alla distribuzione. La retribuzione di chi lavora nel settore commercio e di chi si occupi di lavorare in questo settore è stata oggetto di una modifica in meglio: è stato, infatti, previsto un aumento generale della retribuzione stessa per il commercio.

L’aumento previsto per i diversi livelli è differenziato: sono stati indicati 63 euro mensili per il quarto livello del settore commercio, mentre l’aumento per i settori del turismo e dei pubblici esercizi sarà di 23 euro mensili. Oltre al semplice aumento della retribuzione, sono stati previsti dei premi di produttività che si legano alle presenze.

È stato inserito anche il così detto regime retributivo differenziato, che consentirà di aiutare gli imprenditori che vogliano investire nelle aree del Mezzogiorno nelle quali si sia notata la maggiore crisi dell’occupazione. Oltre alla retribuzione per il settore commercio, all’interno del Contratto Nazionale del Commercio sono stati previsti degli incentivi che vogliono aumentare l’occupazione.

Un incentivo alla formazione

Allo scopo di ottenere l’aumento della retribuzione per chi lavori con un contratto dedicato commercio,  è stato previsto un obbligo che coinvolgerà entrambe le parti: sia il lavoratore sia il datore di lavoro. Infatti, i livelli previsti per il contratto del settore commercio, e i relativi scatti di anzianità, potranno essere raggiunti solo nel caso in cui il lavoratore non solo si impegni costantemente, ma partecipi attivamente alle attività dedicate alla formazione continua, che sono diventate obbligatorie e che dovranno essere oggetto di organizzazione da parte del datore di lavoro.

Le ferie e i congedi

Un’altra novità che è stata introdotta nel nuovo CCNL Commercio è riferita sicuramente alle ferie, ai permessi e ai congedi. Infatti, oltre a quelle che rimangono come disposizioni generali, che regolano la possibilità di tutti i lavoratori dipendenti di godere del riposo e delle ferie, grazie al nuovo contratto intersettoriale oggi un lavoratore del commercio potrà avere a disposizione anche i riposi e le ferie che gli siano stati ceduti da altri dipendenti.

Potranno godere di questa agevolazione coloro che abbiano figli minori che si trovino a fronteggiare particolari condizioni di salute. In questo modo, il contratto nazionale del commercio ha lo scopo di aiutare la formazione di un ambiente di lavoro nel quale le persone si aiutino tra di loro e vogliano collaborare.