Che cos’è la prelazione agraria e come si scrive una lettera fac simile

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Nella fase di una compravendita non è raro parlare di prelazione agraria, ma che cos’è e soprattutto, a chi spetta? Così come suggerisce il significato della parola italiana, per prelazione si fa riferimento ad una priorità che un soggetto acquisisce per determinati requisiti che possiede.

La prelazione agraria viene concessa ai coltivatori diretti i quali dovranno aver svolto l’attività di agricoltori da un minimo di due anni, in un terreno in affitto. Allo stesso modo, la priorità può esser assunta anche da una società agricola, purché la metà dei soci abbia la qualifica di coltivatore diretto.

Ma allora, quando viene usata questa prelazione agraria? Nel momento in cui si dispongano dei requisiti sopra elencati e durante una fase di compravendita di un terreno agricolo. Un buon compromesso per favorire lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura, dando priorità a chi desidera continuare lo svolgimento della sua attività.

Qualora il terreno non sia in affitto ad un coltivatore diretto, la prelazione potrà esser resa disponibile ai coltivatori diretti che hanno come proprietà dei terreni confinanti.

Non rientrano nel diritto di prelazione agraria, tutte le società di capitali e gli imprenditori agricoli professionali, al di là di quanti siano i coltivatori diretti presenti all’interno di esse.

Lettera fac-simile per la compravendita di un terreno agricolo: cosa occorre?

Per poter redigere una lettera fac simile per la vendita di un terreno agricolo, quest’ultima deve includere:

  • L’anagrafica completa del titolare del terreno.
  • I dati catastali del terreno.
  • Prezzo di acquisto.
  • Modalità del pagamento.
  • Data comprendente la consegna del bene (terreno in vendita).

Una volta compilata correttamente la lettera, al destinatario dovrà essere comunicata tale missiva, includendo una copia preliminare di vendita dove sarà espressamente indicata la volontà di prelazione agraria.

La risposta del destinatario dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni da quando l’ha ricevuta. Trascorso tale termine, i termini si considereranno invalidi con effetto immediato.

Cosa dice la Legge sulla prelazione agraria

Qualora un terreno si trovasse in una zona edificabile o se il terreno da vendere fosse oggetto di permuta, liquidazione coatta, vendita forzata, espropriazione per pubblica utilità o fallimento, il diritto di prelazione agraria non avrà validità ai fini di Legge.

Il motivo di quanto scritto è legato al fatto che tale diritto (di prelazione), viene riconosciuto soltanto qualora ci fosse una parità di condizioni, invece nella compravendita il corrispettivo viene rappresentato dal denaro, nonché un bene fungibile pagabile da chiunque.

Si ricorda che per validare la priorità di acquistare il terreno agricolo desiderato, il potenziale acquirente dovrà accettare la comunicazione inviatagli sotto forma di lettera raccomandata e pagare il prezzo concordato entro tre mesi dall’accettazione.

Secondo la normativa, se il terreno venisse venduto senza alcuna notificazione o qualora il costo indicato nella notificazione fosse maggiore rispetto a quello che risulta nel contratto di compravendita, chi ha il diritto della prelazione agraria potrà riscattare il bene entro un anno da quanto è stata trascritta la vendita presso i registri immobiliari.

Per qualsiasi controversia o problemi di natura legale, è indispensabile interpellare la Corte di Cassazione, che saprà certamente regolamentare i problemi sorti per la prelazione agraria.

Il notaio invece, potrebbe esser assunto al fine di rogare un atto il cui oggetto facesse riferimento ad un fondo agricolo.