Ciak, si gira!

Al Festival del cinema di Berlino svoltosi dal 10 al 20 febbraio sono stati proiettati 22 film cofinanziati dallUE. Loccasione è servita per presentare il nuovo programma della Commissione, MEDIA Mundus.
Che cosa hanno in comune «La vie en rose», «Slumdog Millionaire» e «Il falsario – Operazione Bernhard»? Questi tre film europei hanno avuto un grande successo, hanno trionfato agli Oscar e … hanno beneficiato di un finanziamento europeo.
LUnione stanzia ingenti finanziamenti per il cinema europeo: 755 milioni di euro per il periodo 2007-2013 tramite il programma MEDIA. Oggi questo sostegno viene esteso al di là dei confini europei con un nuovo programma, MEDIA Mundus, che incoraggerà la cooperazione internazionale nel settore dellaudiovisivo.
Con un bilancio di 15 milioni di euro su tre anni, MEDIA Mundus vuole aprire i mercati internazionali al cinema europeo, migliorando al tempo stesso la distribuzione e la diffusione delle opere europee nel mondo e dei film stranieri in Europa. Lobiettivo è ambizioso: offrire una scelta più ampia agli spettatori, promuovere la diversità culturale e migliorare la competitività dellindustria europea dellaudiovisivo.
Il nuovo programma vuole, inoltre, aiutare i professionisti, nellUE e nel resto del mondo, a cogliere le opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche quali il cinema digitale, i video on demand e la televisione via Internet, che stimolano la domanda di contenuti audiovisivi.
MEDIA Mundus finanzierà i progetti che favoriscono lo sviluppo di reti internazionali di professionisti. Una prima selezione di 34 progetti è stata presentata alla Berlinale dalla commissaria europea responsabile dellistruzione e della cultura.
Fra i progetti selezionati figurano PUENTES, che organizza incontri fra produttori europei e sudamericani, e TAP, che propone, invece, formazioni ai produttori europei, canadesi e americani di film indipendenti.
Ogni progetto ha ricevuto fra 14 000 e 1 milione di euro. Un nuovo invito a presentare proposte sarà pubblicato nella seconda metà del 2011.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/news/culture/110211_it.htm