Significato ed uso del codice di tributo 1004 da utilizzare nel F24 per la dichiarazione dei redditi
Nel mondo del fisco esistono numerosi termini tra cui doversi districare, tra cui il codici tributo, categoria piuttosto numerosa. Tra essi troviamo anche il codice tributo 1004: in questo articolo ci occuperemo di spiegare cos è, a cosa si riferisce nello specifico, come e quando deve essere utilizzato.
Innanzitutto spieghiamone il significato: il codice tributo 1004 è quello che si riferisce, o meglio si riferiva, alle ritenute su redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. Infatti, con risoluzione n.13 del 17/03/2016 l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato soppressi diversi codici tributo, tra cui anche quest’ultimo. Insieme ad esso è stato abolito anche il 1013, il 1033, il 1685 ed il 1686. L‘abolizione di tali codici è necessariamente avvenuta in concomitanza dell’istituzione di un altro, unico, che nello specifico è il numero 1001, valido a partire dal 01/01/2017, ovviamente.
Codice tributo 1001: Ecco a cosa serviva
L’ex codice tributo 1004, come abbiamo visto sopra: valido solo sino al 31/12/2016, serviva per identificare il versamento delle ritenute sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. In contribuente era tenuto a versare le trattenute al fisco entro quindici giorni a partire dal mese successivo a quello di riferimento, ovvero rispetto a quello di retribuzione del corrispettivo.
Sino al mese di dicembre 2016, quando il sostituto d’imposta conteggiava le trattenute in esubero sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, aveva l’opportuna, successivamente di detratte l’importo in surplus direttamente scalandoli dai debiti in corso nello stesso periodo d’imposta. In alternativa poteva scegliere di sottrarre l’importo eccedente dai versamenti che avrebbero fatto riferimento al periodo d’importa successivo o , ancora, chiederne il rimborso tramite il modello 770.
Ravvedimento operoso in caso di mancato pagamento
In caso di ritardo nel pagamento, tramite il codice tributo 1004, era possibile ricorrere al ravvedimento operoso, pratica che permetteva al contribuente di risolvere la violazione pagando una sanzione in misura ridotta.
La percentuale aggiuntiva da pagare era commisurata al entità del ritardo con cui il contribuente si apprestava a pagare. Nel caso in cui il versamento fosse avvenuto tra il 13° ed il 15° giorno la percentuale di tassazione aumentava fino a raggiungere il 3.75%.