Il codice tributo 1040 si utilizza per la compilazione del modello f24 e indica nello specifico le ritenute d’acconto dell’irpef che vengono versate dal sostituto di imposta ai professionisti. Il suo funzionamento è relativo quindi all’adempimento dei versamenti per le ritenute sui redditi di lavoro autonomo, nello specifico per i compensi dell’esercizio di arti e professioni.
Cos’è la ritenuta d’acconto, in breve
Se vogliamo dare una definizione di ritenuta d’acconto dobbiamo anche capire, però, a chi viene applicata. Si tratta, in primo luogo, di liberi professionisti e di coloro che svolgono prestazioni lavorative occasionali e non superano il reddito annuo di 5 mila euro e che non hanno nessuna partita iva. Lo stesso discorso riguarda anche i lavoratori dipendenti, che ritrovano il codice tributo 1040 all’interno della propria busta paga.
La ritenuta può essere a titolo di acconto o a titolo di imposta. Si tratta, nel primo caso, di una ritenuta del 20% a titolo di acconto sulle tasse che andranno poi versate sottraendo le ritenute già prese dal datore di lavoro e dal cliente. Nel caso di imposta, invece, l’aliquota sarà del 20% e non serviranno altri pagamenti
A cosa si riferisce il codice tributo 1040
Attraverso l’utilizzo dei codici tributo possiamo specificare che tipo di versamenti stiamo effettuando quindi. Il codice 1040 per le ritenute d’acconto viene utilizzato dalle aziende e dai possessori di iva per pagare parzialmente in sostituzione dei professionisti che hanno effettuato uno specifico lavoro, esclusi i produttori di redditi d’impresa o le attività commerciali.
Coloro che non hanno partita iva e svolgono lavori occasionali, applicano lo stesso codice tributo, in maniera automatica direttamente nella busta. In questo modo, il fisco viene agevolato per la riscossione, con meno operazioni, delle imposte regolamentate dalla legge.
Il codice tributo 1040 va applicato nel modello f24 alla sezione codice tributo, relativa alle ritenute d’acconto, prestando attenzione al corretto inserimento di ulteriori dati come le proprie generalità, i dati cliente, la città, l’importo lordo e quello netto, il numero della ricevuta, la causale di pagamento, il riferimento all’iva e applicare poi la marca da bollo di 1,81 euro, apponendo la propria firma.
Una volta compilata la ritenuta d’acconto, l’originale andrà consegnata al cliente, ed una copia servirà per essere conservata dal proprio commercialista di fiducia. È sempre consigliabile, infatti, affidare la gestione di determinati obblighi fiscali ad un professionista che, al contrario di un principiante o qualcuno che senza esperienza vorrebbe provare a compilare il modello f24, riuscirà sicuramente a gestire meglio le operazioni.