Codice tributo 1713: cosa è, come funziona

codice tributo 1713 a cosa si riferisce

A che cosa si riferisce il codice tributo 1713 e quando deve essere utilizzato in fase di compilazione del modello F24

Il codice tributo 1713 è quello che deve essere utilizzato dal datore di lavoro quando versa il saldo dell’imposta sul TFR, in scadenza il 16 febbraio di ogni anno. L’acconto, invece, va versato utilizzando il codice tributo 1712 ed entro e non oltre il 16 dicembre. La quota dell’acconto corrisponde al 90% dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR pagato l’anno precedente diversamente avviene per il saldo che è conteggiato in base al rapporto tra la cifra già versata in fase di acconto e la cifra reale da versare.

Con tale imposta sostitutiva, il titolare d’impresa, versa il saldo della rivalutazione annuale del TFR, accantonando, così, una somma di denaro da destinare ad ogni singolo dipendente. In pratica di tratta di una somma pari, circa, ad una mensilità e che, annualmente, incrementa il fondo destinato al lavoratore, nel momento in cui il rapporto lavorativo sarà concluso.

Le somme di denaro relative al TFR sono soggette a crescite annuali, per cui gli importi versati precedentemente subiscono una graduale crescita attraverso il versamento di nuove somme di denaro che il datore di lavoro deve accantonare. C’è, inoltre, da sottolineare che il TFR risente anche degli effetti della rivalutazione annuale, ovvero 1.5% fisso più il 75% dell’aumento del costo della vita, in base ai dati pubblicati dal’istat. Questa rivalutazione è comunque al lordo.

Il pagamento del saldo d’imposta sul TFR, nello specifico il codice tributo 1713, consente al titolare di compensare eventuali importi a debito.

Nel caso in cui vi sia la cessazione del rapporto lavorativo (qualsiasi sia il motivo) il datore di lavoro non è obbligato a pagare tale imposta sostitutiva, a patto che il cliente abbia optato per il trasferimento del proprio TFR in un fondo pensione.