Versamento dell’imposta di bollo su documenti informatici: codice tributo 2501, pagamento sanzioni ed interessi
I soggetti tenuti al utilizzo del modello F24 Enti Pubblici per assolvere l’obbligo di versamento dell’imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti informatici possono utilizzare gli stessi previsti per chi utilizza il modello F24 ordinario, nel dettaglio il codice tributo 2501 (imposta di bollo), 2502 (sanzioni, nel caso in cui non si rispetta la scadenza stabilita per legge) e 2503 (interessi).
Nel giugno 2014 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto, attraverso un D.M. le nuove modalità per assolvere l’imposta di bollo fatture elettroniche su documenti informatici in generale. Secondo questo decreto il pagamento del’imposta di bollo va fatto con modello f24 entro e 120 giorni dalla chiusura delle’esercizio.
Il contribuente, quindi, prima di effettuare il versamento deve conteggiare il totale dei bolli dovuti su ciascuna fattura emessa durante l’anno. Il pagamento avviene tramite F24 indicando il nuovo codice tributo 2501 “imposta di bollo sui libri, registri e altri documenti rilevanti a fini tributari”, articolo 6 D.M. 2014.
Ravvedimento operoso codice tributo 2501
Come abbiamo appena visto, per consentire il pagamento dell’imposta di bollo è stato istituito il codice tributo 2501 ma, per effettuare il versamento di eventuali sanzioni ed interessi sono stati istituiti altri due codici, rispettivamente, 2502 e 2503, in fase di compilazione del modello F24
Entro la fine di Aprile dovrà essere assolta l’imposta di bollo virtuale dei documenti informatici fiscalmente rilevanti. Chi non adempirà a tale obbligo entro il termine stabilito potrà ricorrere al ravvedimento operoso, aggiudicandosi un ottimo sconto sulla sanzione applicabile.
Secondo quanto previsto dall’art. 6 del decreto, l’imposta deve essere versata in maniera telematica, con modello F24 e codice tributo.