Codice tributo 9001, cosa è e a cosa si riferisce

Codice tributo 9001

Ricevere una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate è sempre motivo di inquietudine per un contribuente, soprattutto nel caso in cui non si comprendano i motivi posti alla base della richiesta e dell’imposizione di un determinato pagamento.

Si sa che l’Agenzia non invia comunicazioni a vuoto e che spesso questa contatti i cittadini con lo scopo di ottenere il denaro necessario a recuperare debiti o mancanze. Che cosa significherà, perciò, una lettera nella quale venga indicato il Codice tributo 9001? Certo, il solo codice può risultare un po’ misterioso, ma esso si riferisce sicuramente ad un’operazione che il cittadino avrà compiuto, o si sarà dimenticato di fare. Nel caso in cui brancoliate nel buio potrete capire di che cosa di tratti senza dovervi preoccupare di ricercare le informazioni in fonti differenti.

Come interpretare il Codice Tributo 9001

Per capire che cosa sia il Codice Tributo 9001 si potrebbe fare una ricerca nel sistema automatico dell’Agenzia delle Entrate, che ad ogni codice fa corrispondere sia l’indicazione della motivazione, sia le istruzioni per la compilazione dei moduli. Tuttavia, il codice indicato si riferisce ai sistemi di controllo automatico che l’Agenzia stessa mette in atto a seguito della presentazione delle dichiarazioni dei redditi.  Infatti, dopo aver consegnato i propri documenti sarà possibile essere oggetto di controlli in merito alla correttezza delle cifre indicate. Qualora queste risultino errate, ad esempio perché siano state indicate delle detrazioni eccessive, allora si potrà ricevere una lettera proprio con tale richiesta.

Come affrontare una richiesta di pagamento o di chiarimenti?

Prima di compilare i moduli e di passare al pagamento si potrà ancora contestare quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate. Infatti, qualora si sia nel giusto, l’Agenzia non potrà obbligare ad alcun versamento il contribuente stesso. Per poter dimostrare la veridicità della propria dichiarazione ci si potrà recare negli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, oppure si potrà telefonare per richiedere un appuntamento. Ovviamente, sarà necessario dimostrare la propria “innocenza” attraverso i documenti che attestino tutto ciò che sia stato dichiarato.

Se, invece, vi siete accorti dell’errore vi converrà pagare entro 30 giorni dalla comunicazione: infatti, in questi casi, sarà possibile ottenere una riduzione fino ad un terzo dell’ammontare totale da versare. Il versamento potrà avvenire tramite l’apposito modulo F24 ed è qui che vi servirà il Codice Tributo 9001, che andrà inserito nell’omonima casella del documento.  Qualora vogliate rateizzare l’importo da versare, soprattutto qualora questo sia particolarmente alto, il Codice tributo da indicare sarà differente, in genere sarà il 9002.

L’anno di riferimento che dovrete indicare sul modulo non sarà l’anno nel quale starete facendo il pagamento, ma quello relativo alla dichiarazione dei redditi “incriminata”. Questo è importante da sottolineare, in quanto potrebbe portarvi a commettere un ulteriore errore e a dover ripetere la procedura, magari ritrovandovi a versare somme ancora superiori al Fisco. Ecco perché è sempre necessario affidarsi a chi sappia effettuare le dichiarazioni e sappia compilare i documenti: in molti casi il fai da te potrà portare a conseguenze gravi nel lungo termine.