Come avviare una startup: gli aspetti economici

come avviare una startup

Se avete intenzione di avviare una start up, allora ci sono dei passi che dovete seguire per fare in modo che la vostra nuova azienda rispetti tutti i requisiti previsti dalla legge. Innanzitutto, bisogna dire che la start up, deve essere sempre innovativa nel suo oggetto e soprattutto, nei suoi obiettivi.

Da un punto di vista burocratico, la start up bisogna ricordare che è innanzitutto un’impresa e quindi bisognerà fare in modo che abbiano sua vita legale e si deve seguire perciò la procedura prevista dalla norma, per aprire qualunque altro tipo di attività. La start up deve avere una determinata forma giuridica e successivamente, si deve proseguire per la costituzione della società così delineata, aprendo una partita iva e poi proseguendo con l’iscrizione presso il Registro delle Imprese. La start up però, è anche un’impresa di tipo innovativo: tutto ciò che verrà realizzato attraverso questa azienda dovrà essere nuovo da un punto di vista tecnologico e formale. E’ proprio questa caratteristica a fare in modo che l’azienda riesca ad ottenere una serie di vantaggi di natura fiscale ed anche di natura burocratica.

Il primo vantaggio è che, dopo l’iscrizione al Registro, si potrà finalmente accedere al Fondo Centrale di Garanzia che quindi vi permetterà di ottenere una garanzia proveniente dallo Stato, nei confronti di una banca a cui si potrà richiedere un prestito ed in più si avrà più facilità nel reperire dei finanziamenti presso i classici istituti di credito. Bisognerà anche decidere se vale la pena riferirsi ad un notaio, oppure risparmiare questa spesa facendo l’iscrizione, direttamente online. Ovviamente, si ha la possibilità anche di andare dal notaio, però se la scelta economica è improntata nell’ottica del low cost, allora sicuramente con un costo irrisorio, si avrà la possibilità di iscrivere la propria azienda senza dover per forza procedere con spese di natura burocratica.

Innanzitutto, si devono presentare data, luogo, sottoscrittori, denominazione, sede, capitale sociale, conferimenti, chiusura degli esercizi, amministrazione spese, tasse, allegati, richiesta autentica, per fare in modo che venga compilato l’atto costitutivo e successivamente, servirà lo statuto che metterà in chiaro anche quali sono gli strumenti finanziari, le quote di partecipazione, il trasferimento di quote, le quote deceduto, eventuali esclusioni o recessi di soci, la modalità delle decisioni, le decisioni a forum, l’amministrazione, l’adunanza, lo scioglimento e tutti gli allegati nonché l’autentica. Un altro aspetto cruciale riguarda il finanziamento: oltre alla possibilità di chiedere un sostegno dal Fondo Centrale di Garanzia si può anche cercare un istituto finanziario alternativo come l’autofinanziamento ovvero, il bootstrapping, perché le start up possono fatturare e finanziare con la cassa il proprio sviluppo. Ma è evidente che, per fare un salto in avanti, sarà necessario cercare qualcosa in più e spesso, si può scegliere il meccanismo delle “tre F”, ovvero “family, friends and fools”, ovvero l’attivazione di alcuni sostenitori.

Tra gli altri meccanismi si può scegliere di riferirsi ai “business angels”, ovvero delle figure imprenditoriali e manageriali che vi daranno un contributo su specifiche competenze, se non anche si ha la possibilità di mettere in moto un meccanismo di crowdfunding. Non è esclusa, inoltre la possibilità di riferirsi a finanziamenti di tipo pubblico, premi o Grant, se non ci si inserisce all’interno di programmi di accelerazione ed eventuali incubatori che potrebbero dare soluzioni utili da un punto di vista economico per il lancio della propria start up.