Partecipare a un bando e non entrare in graduatoria, in tal caso si può valutare di fare ricorso per una borsa di studio universitaria. La borsa di studio è nel concreto l’erogazione di un sostegno in denaro, che varia in quantità in base al bando. E’ riservato agli studenti universitari, ma ne possono usufruire anche i neolaureati o i ricercatori. Sono stanziante dall’università, oppure dalla Regione o ancora dall’Inps. Il ricorso quindi va indirizzato verso l’istituzione che ha emesso il bando.
Le borse di studio sono erogate solitamente o per merito, o su base economica. Quelle sul merito, chiedono allo studente di superato un minimo di esami in un certo periodo; la persona che partecipa al bando deve di conseguenza fornire attestazione del suo percorso di studi.
Come fare il ricorso
Chi è rimasto escluso dalla graduatoria, ma ritiene di avere i requisiti necessari per ottenere la borsa di studio, può richiedere l’istanza di riesame. Per prima cosa, deve vedere a quale Ente rivolgersi per fare ricorso, ovvero quello che ha emesso il bando.
In secondo luogo, conoscere il motivo dell’esclusione. Se per esempio mancano i requisiti in base al merito, è necessario rivalutare con precisione il percorso universitario e gli esami sostenuti. Se risultano in regola, allora i documenti devono essere ripresentati accompagnati da una dichiarazione che chiede il riesame. Inviare il ricorso con raccomandata o pec.
Se la borsa di studio era su base economica, bisogna valutare se i documenti erano insufficienti. In tal caso, bisogna fare ricorso entro i tempi stabili (solitamente 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria) inviando la documentazione mancante. Se invece l’Isee risulta superiore ai termini stabiliti, bisogna invece chiedere verifica del documento all’Inps prima di procedere a un eventuale richiesta di riesame. Il ricorso in ogni caso è da inviar sempre per raccomandata cartacea o pec.
Prima del ricorso, lo studente deve verificare le modalità previste, che possono variare fra le diverse sedi universitarie.