La partita iva comunitaria

In Italia, quando i lavoratori autonomi, le aziende o i liberi professionisti registrano un ricavo lordo annuo di 5.000 euro, devono aprire una partita IVA per operare nel rispetto della legislazione fiscale italiana, in quanto dovranno emettere fatture, versare i contributi, pagare la previdenza sociale e ovviamente a versare l’IVA.

In Italia l’aliquota ordinaria IVA è del 22%. Sono previste, inoltre, delle aliquote ridotte per specifici beni e servizi: 4% per esempio per alimenti, bevande e prodotti agricoli; 10% per esempio per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si può trovare l’elenco completo dei beni a cui si applicano aliquote ridotte.

La tipologia della partita IVA da richiedere al proprio consulente fiscale, deve essere scelta sulla base della propria attività commerciale in quanto è possibile richiedere una partita IVA tradizionale o una partita IVA comunitaria.

Di seguito abbiamo cercato di darvi un’introduzione a che cos’è una partita IVA ed a delineare le caratteristiche che differenziano una partita IVA tradizionale da una comunitaria in modo da guidarvi a scegliere quella più corretta allo svolgimento della vostra attività.

Cos’è una partita IVA

La partita IVA è un codice univoco di 11 cifre che permette ai lavoratori autonomi, alle aziende e ai liberi professionisti di registrare le proprie attività presso L’Agenzia delle Entrate, operando così nel pieno rispetto del regime fiscale italiano. La funzione principale della partita IVA è quella di permettere al lavoratore o all’azienda di effettuare attività di compravendita di beni e servizi.

Questo stesso strumento viene adottato anche dagli altri Paesi dell’Unione Europea. Per differenziare il paese che ha rilasciato la partita IVA, ciascun Stato antepone, al numero di partita IVA, la sigla dello stesso, per esempio, lo Stato Italiano antepone la sigla IT.

Cos’è una partita IVA comunitaria

A differenza della partita IVA tradizionale, la partita IVA comunitaria è una partita IVA che permette di operare con altri paesi dell’Unione Europea, infatti chi possiede una partita IVA comunitaria può svolgere attività commerciali e fatturare anche al di fuori dell’Italia.

Durante il 2021 le aziende e-commerce italiane che vendono all’estero sono aumentate, circa il 56% delle aziende con partita IVA, hanno scelto una partita IVA comunitaria che gli permette di commerciare con i paesi esteri. Pertanto, più della metà delle aziende italiane ha la possibilità di espandere la propria attività e di raggiungere clienti anche al di fuori dei confini italiani.

Per tutti coloro che utilizzano la partita IVA per commerciare su marketplace o in generale online, sarà necessario ottenere una partita IVA comunitaria in quanto con quella tradizionale non e’ possibile importare o esportare bene o servizi all’estero.

Se si è in possesso di una partita IVA tradizionale, si può richiedere il passaggio alla partita IVA comunitari – nei paragrafi successivi abbiamo spiegato come fare.

A chi serve una partita IVA comunitaria

Per fare un esempio e come spiegato su marosa.com, una delle società internazionali che si occupano di gestire e amministrare le partite iva comunitarie per conto delle aziende, un’azienda italiana con partita IVA italiana tradizionale non può importare o esportare da e verso un altro Paese dell’Unione Europea. Sarà, pertanto, necessario richiedere all’Agenzia dell’Entrate di registrare la propria partita IVA come comunitaria; questa registrazione prevede un iter che vi verrà indicato dalle autorità. Al completamento di tale registrazione, la vostra partita IVA potrà essere verificata come comunitaria tramite la piattaforma elettronica VIES (Vat Information Exchange System).

Come faccio a sapere se la mia partita IVA è comunitaria?

Tramite il VIES potete verificare se la vostra partita IVA è stata registrata come comunitaria. Vi basterà cliccare sul seguente link ed inserire i dati richiesti dalla piattaforma. Se la vostra partita IVA è comunitaria, la piattaforma la riconoscerà, mentre se è una partita IVA tradizionale, non sarà presente nel database del VIES. A quel punto potete richiedere la partita IVA comunitaria al vostro consulente fiscale che avvierà la procedura di registrazione per voi.