Lavorare all’estero: ecco cosa c’è da sapere

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La scelta di lavorare all’estero è per molti l’unica via percorribile, tanto che oltre il 60% dei ragazzi under 30 sarebbe disposta a partire per cercare lavoro fuori dai confini nazionali. Sono diversi i portali su cui cercare offerte e posti di lavoro all’estero ma una volta individuate le posizioni può essere complicato riuscire a trovare lavoro dall’Italia e partire solamente a fronte di una proposta di lavoro certa. Il più delle volte si tratta di fare colloqui direttamente presso il posto di lavoro o di girare fisicamente presso le varie strutture.

Nonostante le condizioni più favorevoli anche per iniziare a lavorare all’estero non è sempre semplice ed è importante avere qualche indicazione e consiglio da chi lo ha già fatto e sa suggerire quali sono gli errori da evitare o gli aspetti da valorizzare. Vediamoli insieme.

Il CV

Anche in Italia siamo abituati a compilare, inviare e utilizzare il CV ma, come racconta chi si occupa di selezione del personale, spesso sono troppo fumosi e pomposi, mentre all’estero preferiscono dati chiari, concisi e indicativi. Sono molto apprezzate le percentuali e i numeri, che sono più diretti e imparziali.

Come partire

Un consiglio che è una regola aurea per lavorare all’estero è quello di partire con la giusta determinazione e con la voglia di mettersi in discussione. Le competenze tecniche sono fondamentali, ma molto spesso ciò che serve – e ciò che viene maggiormente riconosciuto, apprezzato e valorizzato – è la capacità di sapersi adattare alle nuove offerte e ad una nuova mentalità. Ancor più che in passato oggi il mondo del lavoro è molto fluido e a fronte di un’apparente instabilità sono maggiori le opportunità e i margini di crescita.

Per iniziare a lavorare all’estero, ma anche nella fase precedente di ricerca del lavoro, è fondamentale la conoscenza della lingua. Questa può essere appresa anche tramite corsi da eseguire in Italia, ma abituarsi a parlare una lingua straniera stando quotidianamente immersi in quell’ambiente, confrontandosi e relazionandosi con chi parla quell’idioma, è sicuramente preferibile e più efficace.

Lavoro e ricerca

L’opportunità di lavorare all’estero è anche un’importante occasione di crescita e approfondimento delle proprie competenze, umane e professionali. C’è chi parte con un’idea precisa di quale professione cercare e svolgere e chi invece è alla ricerca di qualsiasi occupazione pur di iniziare, guadagnare e magari provare a sistemarsi. In alternativa ci si può orientare verso un’attività di ricerca. Le università propongono diverse offerte; consultare i siti dei rispettivi atenei e centri di ricerca può essere un’importante e affascinante strada da percorrere.

Comunità di italiani

Immergersi nella realtà (non solo linguistica) locale è sicuramente fondamentale e va assolutamente evitato di chiudersi precludendosi qualsiasi tipo di contatto sociale, ma allo stesso tempo possono rivelarsi utilissime le varie comunità di italiani già presenti nei vari Paesi europei e del resto del mondo. Partire sapendo di poter contare sull’aiuto di qualcuno, anche solo per due chiacchiere e qualche consiglio nei momenti iniziali più difficili, è sicuramente un’opportunità di cui usufruire. Sono tanti i gruppi online o i siti dedicati che permettono di entrare in contatto con altri italiani che lavorano all’estero.