Logo e marchio, quali sono le differenze? Tutto quello che bisogna sapere

Nasce una nuova società o un nuovo prodotto ed è il marchio a fare la differenza. Ma ci sono tantissime persone che usano la parola logo e marchio dando lo stesso significato. Ma ci sono veramente delle differenze? Vediamo cosa dicono gli esperti e la legge italiana.

Ci sono differenze tra logo e marchio?

Una nuova società vista come entità legale (persona fisica oppure per azioni, responsabilità limitata o altre categorie) il tutto viene accompagnato da un logo o marchio che la identifica. La cura per i dettagli è importantissima, tanto che nella maggior parte dei casi questi elementi attraggono ancora prima di conoscere la mission (cosa vende, cosa fa, cosa comunica).

Secondo la legge italiana non ci sono differenze tra logo e marchio, tanto che la Brand Identity si basa su un qualcosa che sia registrabile e tutelabile. Si parte quindi dalla denominazione, pittogramma per il marchio figurativo oppure logotipo con elementi denominativi.

Si possono fare errori in fase di registrazione? La prima cosa è verificare se un marchio è già registrato, poi una volta che si è fatto questo doveroso controllo si può procedere.

Ci sono molti casi in cui una volta che è stato realizzato il logo, composto dagli elementi sopra elencati, si vada a depositarlo presso la Camera di Commercio come “unico marchio”. Gli imprenditori sono sicuri del fatto che sia sufficiente per la tutela di tutti gli elementi conglobati e che questo farà in modo che nessuno li utilizzi. In realtà non è così, perché si indeboliscono gli elementi se non vengono considerati come “individuali”.

Il brand deve essere tutelato proprio per non fare in modo che altri possano usare il nome o una combinazione di elementi, rendendolo similare. Qual è quindi l’obiettivo? Quello di tutelare ogni singolo dettaglio del marchio registrando ognuno in maniera separata.

Che cos’è un logo?

Se per la legge non ci sono differenze in termini di registrazione, la terminologia porta però a comprendere alcune cose importanti. Prima di tutto la parola logo arriva dal greco ed è l’abbreviazione di logotipo, ovvero segno/modello grafico.

Registrabile legalmente ed è anche uno degli elementi che compongono l’identità della società/prodotto per la propria pubblicità.

Che cos’è il marchio?

Secondo la legge italiana il marchio è formato da molti elementi visivi, grafici e testuali che devono identificare azienda e prodotto, nonché servizi. L’obiettivo primario è quello renderlo unico e riconoscibile distinguendosi dalla concorrenza, sempre più spietata.

Un esempio? Tutti conoscono il marchio della Apple: il simbolo della mela è il pittogramma, la parola è il logo e insieme formano il marchio della società internazionale oramai conosciuto e saldo. Oggi si acquista un loro prodotto solamente guardando la mela mezza masticata, sapendo che si andrà ad ottenere solidità – sicurezza – alta tecnologia. Il brand è quindi concreto e identificabile.

Come già accennato, la registrazione diventa quindi uno strumento importante per difendere la propria identità sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Ma si ricorda che la registrazione riguarda anche solo i segni come disegni, lettere, colori con le loro combinazioni: l’unica cosa che non si può registrare sono gli odori essendo astratti.