Lo storytelling è ormai uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende di tutto il mondo per le proprie attività di marketing. In un mondo del lavoro sempre più competitivo, infatti, esso è diventato un mezzo fondamentale per permettere ai brand di distinguersi e smarcarsi dalla concorrenza.
Non c’è da stupirsi, quindi, che la figura dello storyteller sia tra le più ricercate da ogni tipo di azienda. Ma in cosa consiste esattamente questa pratica?
Questo metodo consiste in pratica in una sorta di arte della narrazione. Questo concetto, se applicato al settore aziendale, permette al brand di poter raccontare i propri prodotti/servizi in modo accattivante, guadagnandosi così l’attenzione e il coinvolgimento dei potenziali clienti.
A cosa serve lo storytelling in ambito aziendale
Lo storytelling, la cui origine è in realtà antichissima, ha come obiettivo principale quello di fare in modo che un brand si possa distinguere dalla propria concorrenza.
Per fare questo le aziende possono rivolgersi ad una branding agency come la nota PuroBianco.
L’azienda, attraverso la strategia del racconto, è in grado di coinvolgere il cliente e di fidelizzarlo. Lo storytelling, infatti, punta a fare in modo che il cliente possa riconoscersi nel racconto che il brand fa dei suoi prodotti. Basta accendere la televisione per vedere come le aziende, da sempre, basano molto del loro successo aziendale su campagne di coinvolgimento emozionale del cliente.
L’esempio più classico è senza dubbio rappresentato dai diversi spot della Mulino Bianco. In questo caso, chi ha ideato la campagna di marketing è stato abile a creare un micro universo narrativo in cui si sviluppano piccoli racconti diversi tra loro a seconda del prodotto da pubblicizzare.
Lo storytelling ha successo quando, grazie all’uso delle parole, si riesce a toccare la sfera emotiva dei clienti. Attraverso la selezione delle parole, del tono e del timbro di voce, infatti, si può entrare in sintonia con i clienti e differenziarsi dalla marea di slogan pubblicitari tutti uguali tra loro che invadono i media.
Come fare storytelling
Adesso che abbiamo capito perché questa strategia è così importante per le aziende, vediamo quali sono le caratteristiche che deve avere un racconto per colpire il pubblico di riferimento.
Va comunque sottolineato che lo storytelling non è utilizzato solo dalle aziende, ma anche dai professionisti che vogliono far conoscere al grande pubblico i propri servizi.
Le regole per un buon racconto sono, in ogni caso, pressoché identiche. Come accennato in precedenza, per avere successo, lo storytelling deve essere in grado di evocare un ricordo e provocare un’emozione.
Ecco le caratteristiche principali di una strategia del racconto davvero efficace:
- la storia alla base deve risultare familiare;
- i personaggi devono essere riconoscibili e avere un ruolo chiaro all’interno della storia;
- il pubblico deve potersi riconoscere nella storia, nel messaggio e nel suo narratore.
Per fare ciò, il narratore deve raccontare storie reali che aumentano il senso di autorevolezza, autenticità e affidabilità del brand. Tra le tecniche più usate per rendere più emozionale il racconto c’è l’utilizzo della prima persona. Vanno, inoltre, scelti con cura altri elementi fondamentali come il ritmo, il tono della voce e la colonna sonora.