Il mondo digitale si evolve, si trasforma, cambia e resetta tutto con una voracità impressionante, tanto che ciò che soltanto poco tempo prima faceva tendenza, oggi probabilmente è già superato, addirittura vecchio.
Solo pochi anni fa, il marketing si basava su banner pubblicitari e immagini statiche, ma le moderne tecnologie, la nuova diffusione dei dispositivi mobili, le connessioni a banda larga e l’utilizzo giornaliero delle piattaforme social da parte di milioni di utenti, hanno rivoluzionato ulteriormente la comunicazione, facendole compiere balzi da gigante.
In questo scenario sempre più affollato e competitivo, è chiaro che un’azienda che voglia “posizionarsi”, deve studiare strategie sempre nuove, sperimentando e implementando una Digital Marketing Strategy vincente per stare al passo con i tempi, una strategia in cui la comunicazione non può più essere solo verbale o fotografica.
Secondo Forbes “l’uso dei video sarà il principale marketing trends che caratterizzerà il settore della comunicazione digitale dei prossimi mesi”, oserei dire anni, se le valutazioni vengono fatte in termini di visualizzazioni, sempre più caratterizzate da numeri esorbitanti.
Il 72% delle persone preferisce vedere un video per conoscere un prodotto, o un servizio piuttosto che leggere un testo. (Financial Times).
Perché? La ragione è semplice.
La vista è il senso dominante e la maggior parte delle informazioni trasmesse al nostro cervello sono informazioni visuali.
Questo, riesce a processare gli elementi visivi 60 mila volte più velocemente di un semplice testo. Non sorprende quindi che saltare un blocco di parole diventi molto più facile che distogliere lo sguardo da una o più immagini, figuriamoci quando queste sono in movimento!
I video emozionano, o meglio, devono emozionare! Ecco il perché del successo della comunicazione visiva.
L’obiettivo di questo mezzo di comunicazione è entrare in contatto con il target di riferimento creando un legame che si basi sulla condivisione di valori e ideali: in poche parole, sullo scambio di emozioni. E lo sperimentiamo ogni giorno, da quando vogliamo consultare una ricetta, o vogliamo saperne di più su un prodotto dietetico o sul brand del momento. Non ci sono parole che tengano. Le immagini, la persona che parla, il tono della voce, l’ambiente, tutto concorre a creare una sorta di presa ipnotica che convince e soddisfa.
I video spiegano, sintetizzano! Ovvero forniscono informazioni che si memorizzano rapidamente. Uno esempio sono i video animati che focalizzano l’attenzione sul messaggio trasmettendolo in modo chiaro nel minor tempo possibile.
I video creano condivisione! Internet permette di condividere pubblicità e non solo, ovunque: dal sito aziendale a YouTube, Tik Tok, finanche alle pagine social. È questo il vero motivo del loro successo.
Coniugando l’immediatezza dello strumento video con le potenzialità che oggi offre il web, è possibile andare incontro alle esigenze di un pubblico sempre più dinamico e affamato di contenuti.
E le aziende non si sono fatte sfuggire la possibilità di raccontarsi e raccontare la loro storia attraverso i video storytelling, dove, se affidati a persone competenti, dai videomaker ai cultori d’immagine, sono in grado di dare una fotografia quanto più avvincente e convincente della loro attività, tanto da acquisire visibilità, consolidando nel contempo i risultati raggiunti.
Ogni azienda, nel raccontare la sua storia, deve innanzitutto riuscire a trasmettere la propria identità non solo di marca, ma deve riuscire a dare una visione immediata e futura di quello che il suo prodotto/servizio sarà in grado di raggiungere, in un’ottica in continua evoluzione.
Il coinvolgimento del pubblico è lo scopo da raggiungere e dal feedback ricevuto, l’azienda dovrà aggiustare il tiro e calibrare gli interventi.
Non dimentichiamo cultura, creatività e visione, capaci insieme di far volare l’azienda.
La creatività è quel quid in più che permette all’azienda di fare il salto di qualità e riuscire a mantenere vivo nell’immaginario collettivo uno slogan, una frase che associ immediatamente al prodotto. Il rischio, oggi, è di perdersi in cattive narrazioni che non sono di alcun supporto al successo del brand.
Non sempre le comunicazioni brevi sono d’impatto. Per essere efficaci devono contenere un messaggio chiaro che influenzi e dirotti il pubblico verso quel prodotto. E se il Content marketing, con il suo contenuto di qualità rappresenta il fulcro dello storytelling aziendale, è il discorso narrativo che produce con la sua efficacia l’esito atteso.