Il compenso dell’amministratore di SRLS ed SRL è riconosciuto alla persona che gestisce e amministra la società. Questo compenso è deciso dall’assemblea dei soci e viene destinato alla figura dell’amministratore, che può essere un soggetto singolo o un consiglio di amministrazione composto da più soggetti (anche non soci).
Si tratta di uno dei metodi più utilizzati, secondo gli esperti dello Studio Rossi, per remunerare il lavoro svolto dall’amministratore in seno all’azienda.
Che cos’è il compenso amministratore
Si definisce compenso dell’amministratore quella somma definita dai soci. I versamenti possono essere mensili, trimestrali oppure annuali. E naturalmente si tratta di una voce di costo per l’azienda, con tutti i vantaggi fiscali connessi.
Il compenso dell’amministratore è obbligatorio?
Fare l’amministratore di una società è un vero e proprio lavoro e una grande responsabilità. Per questo la maggior parte degli amministratori riceve un compenso. Tuttavia, non c’è alcun obbligo e l’amministratore può essere incaricato a titolo gratuito dall’assemblea dei soci.
Esiste anche una sentenza in merito depositata nel 2017 dalla Sesta Sezione della Cassazione con l’ordinanza n. 24139, dove si evince proprio questo: cioè in forza della presunzione di onerosità del mandato, l’attribuzione della carica di amministratore di società determina di per sé l’insorgenza del diritto al compenso per l’attività prestata.
Molto spesso, in aziende molto strutturate, in particolare nelle SRL, il compenso dell’amministratore viene integrato con un patto di non concorrenza.
Come si tassa il compenso amministratore
Il compenso dell’amministratore è di solito la soluzione preferita per remunerare il lavoro del CEO dell’azienda.
L’importo viene tassato in base alla disciplina fiscale del lavoro dipendente (art. 51 del Tuir) e quella dei benefit e dei rimborsi spese quando il compenso viene riconosciuto in queste forme.
In questo modo la società può dedursi dalle imposte dirette il compenso preventivamente deliberato, e l’amministratore ottiene un reddito fisso sotto forma di busta paga.
In pratica, nella busta paga l’amministratore troverà le seguenti trattenute:
- IRPEF,
- contributi INPS.
Trattamento di fine mandato dell’amministratore
Quando si nomina l’amministratore di una società, l’assemblea dei soci può stabilire una somma da accantonare e versare a questa figura al termine del suo incarico.
Quindi, oltre al compenso prestabilito per la carica rivestita, è possibile riconoscere all’amministratore il trattamento di fine mandato.
Questo trattamento non è previsto da specifiche norme di legge o da contratti collettivi (come accade per il TFR dei lavoratori dipendenti), ma da un semplice accordo tra le parti deciso in sede di atto costitutivo o, successivamente, in sede di delibera assembleare, dove sono gli stessi soci a stabilirne l’importo.
Si tratta, quindi, di una erogazione analoga al TFR dei lavoratori dipendenti.
I rimborsi spese per l’amministratore
Capitolo a parte, ma molto interessante, sono i rimborsi spese per l’amministratore. Si tratta di spese, documentate a piè di lista, sostenute dall’amministratore per conto della società.
Di norma sono spese sostenute per trasferte, per costi auto, telefono, attrezzature necessarie, vitto e/o alloggio.
Per l’amministratore si tratta di importi esenti da oneri fiscali e previdenziali, quindi, sono particolarmente convenienti.
Ma anche per le società sono economicamente vantaggiosi, perché vengono esclusi dal reddito imponibile.
Come calcolare il compenso di un amministratore di una SRL o SRLS?
Chiaramente non esiste un modo oggettivo per calcolare questo compenso. Infatti, può essere anche sottodimensionato in particolare in una fase di start up dell’azienda.
Sicuramente è importante decidere una somma congrua con il mercato e l’attività svolta dal CEO.
Si tratta di una valutazione non semplice da effettuare, per la quale è sempre opportuno fare riferimento al vostro Commercialista di fiducia, per valutare insieme l’impatto e i vantaggi di un compenso amministratore sul bilancio della società.
Conclusioni
Il compenso di amministratore è la formula scelta dalla maggior parte delle srl e delle srls italiane per retribuire il lavoro svolto da chi amministra la società.
È la formula più vantaggiosa a fini fiscali e retributivi sia per l’azienda che il lavoratore e/o professionista chiamato a dirigerla.
Chiaramente si tratta di una scelta da ponderare attentamente con il proprio studio di commercialisti per poter settare al meglio delle possibilità.