Il mondo del lavoro dipendente è molto delicato e spesso possono insorgere dei problemi, più o meno gravi, che vanno risolti nel migliore dei modi e nella giusta sede.
Quando si parla di controversie di lavoro? La prima domanda da porsi è proprio questa. La risposta aiuta a capire sia come muoversi che i tempi da rispettare.
Le controversie di lavoro: un mondo da esplorare
In primo luogo, si deve intendere con il termine controversia di lavoro un contrasto che viene a crearsi tra dipendenti e datore di lavoro. Questa nasce nel momento in cui si presume siano stati lesi diritti o aspettative che sono, invece, vengono protetti da contratti e dalla legge.
Ci sono diversi tipi di vertenze in materia di lavoro. Si parla, infatti, sia di controversie di tipo individuale che di tipo collettivo e queste possono altresì interessare tanto aspetti normativi, potenzialmente violati, che aspetti meramente economici.
Di certo, la tipologia più diffusa è la vertenza individuale. In questo caso si tratta di un problema tra singolo dipendente e datore di lavoro. Attenzione, perché qui viene interessato il contratto di lavoro del singolo e non quello collettivo.
Se, invece, vengono chiamati in causa i sindacati, allora si parla di vertenza collettiva.
Le figure chiave in una controversia di lavoro
Quando si hanno delle controversie di questo tipo, tra lavoratori e datori di lavoro, la figura da interpellare è quella dell’avvocato del lavoro. Si tratta, nello specifico, di una figura professionale ben precisa ed esperta di diritto del lavoro.
Questo professionista è in grado di tornare utile in diversi casi, soprattutto quando è in atto una vertenza tra dipendente e datore di lavoro. Serve una figura di questo tipo perché il mondo del diritto del lavoro è sempre e costantemente soggetto a cambiamenti. Ecco, quindi, che i rapporti tra i vari attori del settore possono cambiare e, per questo, possono farlo anche le norme che regolano i contratti, i licenziamenti e così via. Si tratta di una materia complessa e che non tutti conoscono.
Se si cercano dei professionisti in grado di andare a risolvere questa tipologia di controversie, quindi, la soluzione sta proprio in figure di questo tipo (qui consigliamo degli avvocati del lavoro con sede a Roma tra i più preparati sulla materia).
Possiamo, quindi, dire che l’avvocato del lavoro è colui il quale va ad assistere i lavoratori in quelle che sono vertenze aziendali. Ma non solo. In alcuni casi, infatti, questa figura è chiamata anche dalle aziende che potranno, così, risolvere delle problematiche interne.
Ricordiamo anche che i datori di lavoro hanno a loro disposizione molti strumenti per controllare i dipendenti. Ad esempio, ci sono molti modi per rilevare la presenza dei dipendenti nei negozi, negli uffici e così via. Tutte e due le parti in causa hanno, quindi, degli strumenti che possono utilizzare per tutelarsi.
Quando si parla di controversie lavorative si deve sempre cercare di procedere nel migliore dei modi possibili, perché nell’iter non devono essere commessi errori che potrebbero invalidarlo.
Approfondendo il discorso su quelli che sono i compiti di un avvocato del lavoro, bisogna sottolineare che quest’ultimo può agire anche in caso di licenziamenti, appalti, sicurezza sul lavoro, dimissioni per giusta causa e, ancora, nell’ambito delle controversie inerenti trasferimenti di aziende, mobbing e così via. Anche nelle controversie per crediti da lavoro può essere interpellata questa figura professionale. Si tratta, quindi, di professionisti in grado di stare al passo con i tempi e i cambiamenti del mercato del lavoro che, quindi, possono aiutare le parti a dirimere delle controversie in questo specifico ambito.