Purtroppo la situazione economica in Italia sembra non migliorare, aumenta la povertà tra le famiglie. Tutto iniziò nel lontano 2006 in cui la situazione generale contava 3,765 milioni di italiani in carenza economica, in percentuale troviamo il 6,4% di popolazione.
La situazione è andata a peggiorare col passar degli anni contando nel 2016 un picco di 7,312 persone residenti in Italia, che corrisponde al 12,1% della popolazione in povertà, quasi il doppio rispetto al 2006.
Tra i dati generali è emerso che molti italiani sono costretti a emigrare all’estero per trovare lavoro, un dato abbastanza triste e sconfortante, che dilaga soprattutto tra i giovani che si sentono costretti a cercare fortuna altrove, lasciando radici, cultura, famiglia e abitudini.
Ad aumentare la situazione di sconforto nella situazione attuale abbiamo i rincari e gli aumenti in bolletta complici inoltre la guerra in Ucraina. Questi aumenti sono presenti in particolare sull’energia e sul gas. Ma non dimentichiamoci della pandemia che ha gravato sugli equilibri già vacillanti.
La situazione dopo la pandemia
Dopo il Covid-19 purtroppo la situazione è peggiorata, l’impatto della pandemia ha causato gravi danni non solo alla situazione sanitaria ma anche su quella economica.
I dati forniti da Istat sono sconfortanti: sempre di più famiglie vivono in uno stato di povertà assoluta e non riescono ad acquistare beni considerati essenziali.
Nel 2021 la povertà è ristata stabile a quella del 2020 per un 9,4% pari a 5,6 milioni i persone.
Anche l’inflazione ha giocato un ruolo fondamentale nel quadro generale, infatti i prezzi in aumento sono tra i più alti degli ultimi anni (+1,9%) coinvolgendo in particolare i beni di prima necessità. Infatti, sempre in base ai dati forniti da Istat, le famiglie con minor capacità economica è aumentato del 2,4% . Per quanto riguarda la situazione della popolazione più benestante si è registrato un aumento dell’1,6%.
Per quanto riguarda la situazione del 2022, l’inflazione sembra aggravarsi non portando notizie positive. In una stima generale sono sempre di più le famiglie che devono privarsi di cose come: pagare affitto e bollette, usufruire dei riscaldamenti in casa, mangiare carne o pesce, ferie o vacanze, possedere elettrodomestici come lavatrice o televisione.
A risentirne maggiormente di questa situazione di povertà sono le famiglie numerose, dai cinque o più componenti sale al 22,5% dato più alto purtroppo rispetto al 2020, che coincide anche con la povertà tra i minori.
In questa situazione di privazione e povertà un fattore che ha inciso parecchio, sono stati i vari lockdown che si sono verificati nel corso del 2020, che hanno costretto le famiglie a risparmiare e limitare gli acquisti.
Caro-energia la situazione preoccupa
Purtroppo famiglie ed imprese si trovano a dover fronteggiare i rincari su gas, petrolio ed energia, secondo i dati di Confindustria le bollette in Italia hanno subito un aumento di 5,7 miliardi su base mensile, per conteggiare 68 miliardi su base annua. Attualmente tante imprese stanno riducendo o addirittura fermando la produzione.
Per quanto riguarda la spesa in bolletta elettrica delle famiglie nell’anno compreso tra 1 luglio 2021 e 30 giugno 2022 ammonta a 948 euro ovvero l’83% rispetto ai mesi equivalenti dell’anno precedente. Per quanto riguarda il gas invece abbiamo un aumento del +71% ovvero 1.562 euro rispetto all’anno precedente.
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Italiani che cercano lavoro all’estero
Tra la situazione di crisi generale continuano a crescere il numero di italiani che cercano fortuna all’estero. Il motivo che principalmente spinge questo fenomeno è il voler cercare fortuna e soprattutto migliorare la propria situazione economica, che come visto precedentemente.
Sempre prendendo in considerazione i dati dell’Istat moltissimi italiani decidono di spostarsi per motivi lavorativi, per varie circostanze l’Italia non è ambita per la propria realizzazione professionale, inoltre è sorprendente vedere come i principali flussi di spostamenti provengano dal nord, considerata una zona sempre ricca e proficua in ambito lavorativo. Spesso emergono tra i dati gli uomini in possesso di titoli o laurea.
Diminuiscono invece gli ingressi degli stranieri nel nostro Paese, lo conferma il fatto che l’Italia purtroppo non fornisce posti lavorativi invitanti e sufficienti.
Inizialmente la classifica dei luoghi più quotati dove trovare fortuna erano la Germania e il Regno Unito, cresce invece la Francia che sembra essere una meta sempre più ambita dagli Italiani.
Quali sono i lavori più ricercarti?
Soffermandoci sulla situazione in Francia, tra i lavori più ricercati abbiamo: ingeneri informatici, meccanici, artisti come ballerini, musicisti e coreografi. C’è buona possibilità anche per gli infermieri e per il personale ospedaliero. Inoltre tra le professioni più ricercate troviamo anche: cuochi, personale di sala e badanti.