Una frase di Confucio recita le seguenti parole: “scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno della tua vita”.
Con il passare del tempo si è sempre più rivolti al progresso e all’innovazione, cercando di ottenere una visione sempre più ampia al fine di soddisfare i bisogni di tutti.
Come ormai è noto a chiunque, lo stress sul posto di lavoro è diventato una grande piaga: ci si stressa se c’è troppo lavoro, ci si stressa se ce n’è troppo poco…insomma, quello che dovrebbe essere chiaro è che bisogna prendersi cura dei propri dipendenti.
Per creare un ambiente di lavoro dove i dipendenti siano invogliati sempre a fare del proprio meglio, motivati e sereni, è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali: creare un clima aziendale positivo, individuare e aiutare a migliorare le soft skills dei propri dipendenti, valorizzare il loro talento e la loro crescita.
Come creare un ambiente di lavoro favorevole e positivo
La creazione di un clima sereno e disteso è sicuramente un elemento che comporta il miglioramento e l’aumento di produzione nel contesto lavorativo.
Non si deve necessariamente pensare a chissà quali imprese eroiche, in alcuni casi basta davvero poco.
Sono spesso i piccoli gesti a fare la differenza: una battuta scherzosa per rompere il ghiaccio, un brindisi per festeggiare la firma di un accordo, o ancora, un pranzo offerto ai propri dipendenti in vista di una festività importante. Sono queste piccole cose che possono però aiutare molto nella riduzione dell’ansia sul posto di lavoro, essendo scientificamente provato che apportano benessere fisico e mentale.
Un clima favorevole porta le persone a voler lavorare meglio e, di conseguenza, a produrre di più: risultati che giovano sia all’azienda che al lavoratore stesso.
Motivare le persone è quindi la prerogativa fondamentale per garantire un clima di lavoro sereno e al contempo stimolante.
Come valorizzare le soft skills
A fare la differenza nella buona riuscita di un lavoro esistono anche le cosiddette soft skills, ossia quelle competenze trasversali capaci di rendere la persona più versatile, proprio perché applicabili ad un’ampia gamma di settori. Si tratta, infatti di comunicazione, ascolto attivo, empatia, cordialità, competenza sociale, gestione del tempo, creatività, ecc.
Non contano solamente le competenze tecniche: ad esempio, una persona con grande talento potrà essere super qualificata per uno specifico lavoro, ma se le si presenterà l’occasione di svolgere un compito di gruppo dovrà essere in grado di comunicare con il team, altrimenti sarà un lavoro a metà.
Esistono dei corsi, quali ad esempio i corsi di formazione Maam, che hanno a cuore la preparazione e la crescita dei lavoratori aziendali: tutti hanno il diritto di godersi la propria vita e al contempo ricevere soddisfazioni dal proprio lavoro. Se ad esempio una neo-mamma -o un neo-papà!- volessero giustamente trascorrere del tempo con i propri figli, non rinunciando in assoluto al loro lavoro, potrebbero lavorare uno/due giorni da casa. Una volta rientrati in azienda dalla maternità avranno acquisito, proprio grazie alla genitorialità, nuove soft skills che saranno una risorsa (e non un handicap) per loro in primis, ma anche per gli altri.
Promuovere la crescita e la formazione
È dunque di fondamentale importanza consentire ai propri dipendenti la crescita e la continua possibilità di formarsi: chi resta fermo e non si evolve è perduto!
Se le persone avranno la possibilità nel proprio lavoro di acquisire nuove competenze, saranno anche più motivati a fare meglio il proprio lavoro; di questo, inoltre, non ne gioveranno solo i dipendenti, ma l’azienda tutta.
Essere felici del proprio lavoro è la chiave per il successo…non dimentichiamo, però, che il lavoro, per quanto soddisfacente possa essere, non rappresenta tutta la vita di una persona: è importante essere sereni in entrambe le sfere, sia in quella professionale, sia in quella privata.