Impianti di miscelazione polveri: cosa sono e a che cosa servono

Impianti di miscelazione polver

Miscelatori per polveri alimentari: Ecco tutto quello che c’è da sapere

I miscelatori per polveri alimentari sono apparecchi studiati per la preparazione di farine, la lavorazione di spezie, aromi, tè e caffè in polvere.

Gli impianti standard, generalmente, prevedono una camera di miscelazione posta per orizzontale, una apertura di scarico ed una di svuotamento totale. Per venire incontro alle esigenze dei clienti, alcune macchine, hanno un martinetto telescopico per poter regolare autonomamente l’inclinazione della camera. Questo meccanismo, allo stesso tempo, facilita anche l’operazione di svuotamento e lavaggio dopo l’utilizzo. In aggiunta, alcuni modelli, possono essere dotati di coperchi trasparenti, utili a verificare lo stato della miscelazione, senza la necessità di bloccare il macchinario.

Nella parte inferiore delle camere di miscelazione, vi è l’albero rotore che si aziona tramite una trasmissione a catena o a cinghie. Una volta terminata l’operazione, per svuotare totalmente la camera, non bisogna fare altro che invertirne il senso di marcia.

Gli impianti di preparazione delle polveri possono essere configurati a seconda delle esigenze del cliente in termini di prestazioni e risultati. Ad esempio le lame frangigrumi  aiutano a sminuzzare eventuali accumuli, a disperdere grassi e liquidi e raffinare la miscela.

Come apprendiamo dal sito del noto produttore stawimpianti.it,  i miscelatori per polveri alimentari possono essere utilizzati sia con polveri che necessitano l’aggiunta di liquidi o grassi sia con polveri asciutte. Vengono impiegate nella preparazione ed omogeneizzazione del caffè in polvere e la miscelazione di aromi o spezie anche in forma liquida, mantenendo invariate tutte le proprietà organolettiche delle materie prime.

Miscelatori a vomeri

I miscelatori a vomeri sono i mixer utilizzati per miscelare ingredienti secchi, prodotti granulari e polveri unitamente a componenti liquidi. Questa caratteristica li rende i più comunemente impiegati nell’industria alimentare, chimica e farmaceutica.

La configurazione standard prevede che al centro della camera vi sia il rotore di miscelazione. L’albero, parte principale del macchinario, è dotato di attacchi per gli utensili di amalgamazione a forma di vomere. A supporto di esso vi sono due piastre di chiusura, installate alle estremità delle camera. Le piastre prevedono anche supporti con gruppi di tenuta regolabili. Il movimento dell’albero è consentito da un motore completo di trasmissione di potenza.

Se vi è l’esigenza di immettere dei liquidi, è possibili installare agitatori supplementari. Contrariamente agli utensili a forma di vomere, questi ultimi hanno una velocità di rotazione superiore che permette di amalgamare rapidamente i liquidi con le polveri.

Miscelatori a nastro

I miscelatori a nastro sono utilizzati prettamente per prodotti che richiedono una mescolazione lenta ed omogenea per far si che mantengano tutte le loro proprietà fisiche. Questi apparecchi sono costituiti da una camera di miscelazione semi circolare dotata di una bocca di scarico, una bocca di sfiato e due piastre di chiusura, poste all’estremità, dove alloggiano i supporti per l’albero rotore.

Quest’ultimo, dotato di spire contrapposte e posto all’interno della camera di miscelazione, è azionato da  un motore a trasmissione.

A seconda delle necessità del cliente, il miscelatore, può avere una capacità che oscilla da 2 ad 15 batch/h. Vi è inoltre la possibilità di aggiungere dei sistemi per l’iniezione di liquidi o il prelievo di campioni. Questi macchinari sono inoltre realizzabili con una camicia di raffreddamento o riscaldamento.